Se il Perugia non torna a segnare sarà impossibile restare in Serie B...

Scrive Carlo Forciniti sul Corriere dell'Umbria che i Perugia è tornato indietro di qualche mese anche dal punto di vista della resa offensiva. Nella prima fase del campionato, il gol che arrivava con il contagocce si è rivelato un problema evidente che ha condizionato la brutta partenza del Grifo. Nelle prime 16 giornate, Di Carmine e compagni avevano realizzato solamente 10 gol, che rendevano quello biancorosso il peggior reparto avanzato del torneo cadetto. Dal diciassettesimo al venticinquesimo turno, i conti sono cominciati a tornare. In quella finestra temporale, la squadra di Castori è andata a bersaglio 18 volte in 9 gare. Alla facile media di due reti a partita. E non è un caso che la buonissima produzione sotto porta sia coincisa con la risalita in classifica dei grifoni. La strada sembrava tracciata. Ma dal match successivo al derby con la Ternana, il Perugia ha ricominciato a denunciare quei limiti offensivi già manifestati per gran parte del girone d'andata. Nelle ultime 9 partite, infatti, sono stati appena 6 i gol all’attivo. Il Grifo è andato a segno una sola volta negli ultimi 360 minuti e più in generale non va a bersaglio da tre partite. A preoccupare non sono soltanto i freddi numeri, ma ancora di più il fatto che di recente i grifoni tendano a creare poco. Pochissimo. Contro il Cosenza, la squadra di Castori è andata davvero vicino ad aprire il match soltanto con Lisi nella ripresa. A Genova e con il Modena, non ha mai realmente impensierito i portieri avversari. Un po’ come accaduto nel secondo tempo con la Reggina. A quattro giornate dalla fine, il Perugia necessita di ritrovare efficacia sotto porta. Non solo con i propri attaccanti. In chiave salvezza nulla è ancora compromesso. Ma se il trend delle ultime 9 giornate dovesse confermarsi, raggiungere l’obiettivo sarebbe complicato. Urge un upgrade in termini di gol. A partire dal delicatissimo scontro diretto in esterna di domenica prossima contro la Spal.