"Ora è meglio stare vicini al primato piuttosto che tirare il gruppo: il Perugia piacevolissima sorpresa"

27.10.2014 13:13 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
"Ora è meglio stare vicini al primato piuttosto che tirare il gruppo: il Perugia piacevolissima sorpresa"

“Che spettacolo Real Madrid-Barcellona. El clasico ci ha mostrato ancora di più la differenza abissale con il calcio italiano in una partita di un altro livello per intensità e qualità. Il nostro calcio è in forte difficoltà. In tempi passati c’erano altri investimenti e altri sistemi, ora ci hanno passato avanti in parecchi”: l’ha detto Marco Negri, ex attaccante di Udinese, Bologna, Cagliari, Perugia, Ternana oltre a una fortunata esperienza in Scozia, ospite questa mattina alla trasmissione “Pezzi da 90” sull’emittente umbra Radio Onda Libera.

Lei è stato un bomber: quale attaccante oggi ci rappresenta meglio?

“L’attaccante è cambiato molto rispetto ai miei tempi. Oggi le punte giocano dietro la linea della palla, aiutano a difendere. Manca il vero centravanti. Immobile e Balotelli, se si mette in riga, hanno comunque buonissimi mezzi”.

La Roma è più vicina alla Juve nel potenziale?

“Sì, ha un organico competitivo e completo. E’ soprattutto più consapevole dell’anno quando è stata una sorpresa. Per me col Bayern la partita è stata preparata bene. Garcia gli voleva far male, ma il gol quasi subito e la grande giornata di Robben hanno complicato i piani. La Roma deve guardare avanti”.

Che esperienza è l’aver scritto il libro autobiografico “Marco Negri, più di un numero sulla maglia"?

“Bella esperienza, quasi come un gol in Serie A. E’ nuova per me, mi piace. E’ raccontare la storia di uno che ha toccato il cielo con un dito ed è poi caduto anche per gli infortuni come una pallina di squash finita in un occhio. C’è tutta la mia storia, dal primo gol in A alla Scozia. Mi sono raccontato con piacere e sento dirmi che il libro è interessante”.

Il suo vecchio Perugia in Serie B ha rallentato dopo la partenza sparata: che opinione si è fatto dei grifoni?

“Rimane una piacevolissima sorpresa. Un pò ci sta il calo, pure per gli infortuni e le squalifiche.  La classifica è ottima, adesso è meglio stare nei pressi del primato che tirare il gruppo. Ha visto qualche partita ed è una squadra che gioca a pallone con il Curi sempre pieno di gente e d’entusiasmo, come ai miei tempi. Ho solo qualche dubbio sulla rosa un pò corta e il fatto che Camplone propone un gioco bello quanto dispendioso al punto che anche per una vittoria striminzita la squadra deve investire tante energie”.

Lei conosce bene anche la Ternana, che è in difficoltà con queste ultime due sconfitte consecutive in casa: paga la partenza di Antenucci, che nella stagione scorsa segnava sempre, o c’è di più?

“La presenza di un bomber che garantisce 15-20 reti facilita le cose. Senza un attaccante di questo tipo, sebbene si pensi che la squadra possa dividersi i gol, ti manca sempre qualcosa che risolva veramente. L’ambiente è caldo, si esalta quando le cose vanno bene e ti spinge a trovare un rimedio quando non vanno”.