Ecco cosa aveva da dire in conferenza stampa il presidente del Perugia Massimiliano Santopadre: le sue parole

09.04.2019 19:28 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Ecco cosa aveva da dire in conferenza stampa il presidente del Perugia Massimiliano Santopadre: le sue parole

Il presidente Massimiliano Santopadre crede nella possibilità del suo Perugia di conquistare la serie A. In una conferenza stampa ha detto che “nell'ambiente c'è un po' di rassegnazione, ma il Perugia è ampiamente dentro i numeri e non dobbiamo sentirci rassegnati. In estate siamo ripartiti da zero, con un allenatore nuovo come Nesta e a poche giornate dalla fine del campionato siamo dentro i play off: abbiamo fatto i conti con le società retrocesse che hanno possibilità enormi, altre che hanno delle proprietà con grandi possibilità. Infine ci sono club che fanno come la roulette russa, che ad inizio mercato drogano un po’ il mercato facendo offerte impossibili. Quindi ci sono otto o nove società che partono in questa fascia e dopo veniamo noi ed altri club che partono alla pari. Ci sono ancora 18 punti a disposizione ed anche se è vero che è difficile, è pur vero che ogni anno ci sono delle sorprese e sono sicuro che prima o poi toccherà anche noi. Siamo da playoff ed abbiamo scelto di rischiare e non accetto che si dica che i nostri giocatori scarsi, perché sono ragazzi straordinari”. Santopadre ha poi detto che “è assurdo dire ogni anno che Santopadre non vuole andare in A. Lo so che è un obiettivo molto difficile lo so, ma non è impossibile. Sto vicino alla squadra e all’allenatore. Negli spogliatoi ho scritto che siamo a zero, che il campionato riparte adesso. Ognuno deve fare la sua parte: società, presidente, mister, tifosi, giornalisti. Anche il mister è un uomo. Siamo una squadra giovane per scelta: nel Perugia i giocatori nati nel 1999 sono come quelli di trenta anni e basta dire che siamo giovani. Non ci sono le squadre giovani, ci sono le squadre più forti e meno forti. Basta dire che abbiamo fatto punti solo con le piccole. Bisogna rimanere uniti ed oggi ogni cosa può creare un danno. Il messaggio che voglio lanciare – ha aggiunto Santopadre - è quello di dire 'aiutiamoci tutti'. Sembriamo già rassegnati e questa cosa non la possa accettare. Siamo ottavi a pochi punti da quinto e quarto posto e per assurdo anche il secondo posto è raggiungibile. Il campionato è un altalena per tutti, arriva in fondo che ha più equilibrio”. Santopadre ha detto che “c'è un calo di spetttatori e i motivi li sappiamo. Dobbiamo lavorare per far crescere questi numeri. Non c’è Un strategia per pagare poco i giocatori. Le società hanno il latte, quando finisce quello si chiude. Noi facciamo tutto con serietà e quando fai le cose con serietà le difficoltà aumentano. Per il nostro futuro non è corretto chiedere al mister Nesta cosa farà: è il club che decide cosa fare, non invertite le cose. A fine stagione ci metteremo seduti ed ognuno ragionerà per sé stesso, poi alla fine se riusciamo andare ad avanti insieme sarà meglio. I giocatori non vengono a Perugia per far crescere loro stessi, ma per far crescere il club. Alcuni se sono andati via e perche non hanno fatto il massimo e questo è il concetto, mentre ci sono nostri ex giocatori che sono arrivati in nazionale perché qua hanno dato tutto”. Santopadre ha detto che “qui se fai bene resti altrimenti no. Certo che sarebbe importante avere continuità anche con gli allenatori, ma purtroppo in passato non ci sono state le condizioni e a volte per nostre scelte. Io credo molto nella squadra, credo che abbiamo delle potenzialità molto alte. Sono molto contento di quello che sta facendo il mister e la nostra squadra è questa. Ecco perché dobbiamo metterci seduti, perché il progetto deve andare avanti. Se il Perugia dovesse andare in Serie A farà parlare tutta Europa, perché questa non è una città normale. Nesta mi sprona, mi ha fatto capire alcune cose e a prescindere da quello che sarà mi ha detto che il club non può avere due campi del genere. Mi sono messo davanti allo specchio e mi sono detto che Nesta aveva ragione. Il Comune e la Regione mi aiuteranno, quindi penso che questa estate faremo i campi. Anche io sono cambiato – ha detto ancora Santopadre - e so come gestire meglio le situazioni. Non sempre siamo andati d’amore e d’accordo con Nesta, ma ci siamo conosciuti e il nostro rapporto è migliorato ed anche lui sta trovando la giusta dimensione anche nel gestire i presidenti. E' stato un grande campione come calciatore, ma oggi ha un altra veste e adesso dico sarebbe importante continuare con noi. Per quanto riguarda il futuro di Verre ne riparleremo fra un mese, ma per noi lui è importante”.