"E chi lo avrebbe detto che Perugia e Pescara si sarebbero giocate lo spareggio per evitare la Serie C?"

09.08.2020 18:23 di Redazione Perugia24.net   vedi letture
"E chi lo avrebbe detto che Perugia e Pescara si sarebbero giocate lo spareggio per evitare la Serie C?"

«Perché, qualcuno di voi avrebbe mai pensato che Pescara-Perugia potesse essere una finale playout per non retrocedere in serie C? Io me lo sarei immaginato come uno spareggio per andare in serie A». Già, proprio come quello che 22 anni fa lo vide fra i protagonisti del ritorno in serie A del Grifo. «Mi ricordo ancora quella mano sulla spalla del mister e subito dopo: ’Vai Gianluca’. I fischi nervosi dell’arbitro Cesari che voleva che accelerassi l’esecuzione del rigore. Palla alle spalle di Bucci. Un’apoteosi. E prima ancora quel rumore sordo del palo colpito da Dorigo e, infine, la gioia incredibile al gol di Tovalieri. E chi se la dimentica quella sfida al Torino e quei 39 gradi di Reggio Emilia?». Ha parlato in un'intervista a La Nazione Gianluca Colonnello (foto Wikipedia), cuore diviso a metà. Perché ha vestito sia la maglia del Pescara che quella del Perugia. «E avendo visto sia l’Adriatico che il Curi pieni, dico che il rammarico più grande – fa notare Colonnello – è che questa doppia finale debba giocarsi a porte chiuse». Non si perderà per niente al mondo la gara di lunedì e quella di venerdì, nonostante abbia il suo bel da fare. «Il 30 agosto abbiamo la finalissima di Coppa di Grecia contro l’Olympiacos. Una partita piuttosto sentita da queste parti...». Gianluca oggi è il vice di Massimo Carrera sulla panchina dell’Aek Atene, in una stagione a dir poco anomala a causa del Coronavirus. «Non torno in Italia da dieci mesi. Per fortuna adesso sono arrivati ad Atene i miei figli. Stavo diventando matto». Il 13 settembre prenderà il via il campionato e il 22 settembre l’Aek sarà impegnato in Europa League. «In Grecia – continua Colonnello – sto vivendo un’esperienza bellissima. Ma sono sempre in contatto con l’Italia e cerco di seguire tutti i campionati». Perché allora una fra Pescara e Perugia a Ferragosto si ritroverà in serie C? «Qui bisognerebbe conoscere le situazioni dall’interno. Io dico solo che il Perugia ha un attacco da serie A con uomini come Iemmello, Melchiorri, Falcinelli, Capone, Buonaiuto. E il Pescara ha una difesa da serie A: faccio solo due nomi, quelli di Campagnaro e Scognamiglio. Ma potrei citare anche i laterali. Sul piano degli organici non sono due squadre da quartultimo e quintultimo posto». Guarda un po’ quel 6-5 sul Torino di 22 anni fa è l’ultimo spareggio vinto dal Perugia nella sua storia. In uno spareggio che cosa serve? «Due cose su tutte: attenzione e freddezza. Più che i valori, contano questi due aspetti. La squadra che riuscirà ad essere fredda e attenta nei 180 minuti la spunterà».