Durissimo colpo alla Curva del Perugia: 18 Daspo per i fatti contro il Pineto! Divieti anche per 5 steward

20.04.2024 12:06 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Durissimo colpo alla Curva del Perugia: 18 Daspo per i fatti contro il Pineto! Divieti anche per 5 steward

Pesantissimi provvedimenti da parte della questura di Perugia dopo i disordini avvenuti in Curva Nord tra due gruppi di tifo organizzato, in occasione della partita in casa del Perugia del 28 marzo contro il Pineto. Il questore Fausto Lamparelli aveva già emesso il Daspo per tre ultrà che erano stati anche arrestati e, quindi, dopo l’udienza di convalida, obbligati alla presentazione alla polizia giudiziaria. Erano stati i primi a essere ritenuti responsabili del lancio di fumogeni e seggiolini sui gradini della Curva. Minuti di caos totale durante i quali l’arbitro fu costretto anche a sospendere l’incontro. Ma i tre, avevano evidenziato le indagini fin da subito, non erano i soli responsabili dei tafferugli. Le indagini della Digos sulla base dei video effettuati e delle immagini delle telecamere di sicurezza, hanno permesso di associare nomi a volti. Si aggiungono, così, altri 18 provvedimenti di Daspo per altrettanti tifosi. Ai tifosi colpiti dalle disposizioni sarà interdetto, da due ore prima e fino a due ore dopo la conclusione della manifestazione sportiva, l’accesso e lo stazionamento in un’area di 400 metri di distanza dai luoghi antistanti lo stadio, le stazioni ferroviarie interessate dall’arrivo o dalla partenza dei tifosi, i parcheggi pubblici serventi gli impianti sportivi, i luoghi di allenamento e i ritiri delle squadre di calcio, nonché, in un’area di 200 metri di distanza dagli altri luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle medesime manifestazioni. Le indagini hanno evidenziato  presunte responsabilità anche per cinque steward in servizio alla stadio. Gli addetti avrebbero infatti permesso l’accesso abusivo allo stadio di alcuni tifosi che non avevano il biglietto. E' stato disposto nei loro confronti il divieto di essere impegnati in tutti gli impianti sportivi d’Italia.