Perugia che si fa conoscere nel mondo: parla la mamma della bambina nata prematura e salvata con due interventi

27.02.2015 15:06 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Perugia che si fa conoscere nel mondo: parla la mamma della bambina nata prematura e salvata con due interventi

Parla la mamma della bambina nata prematura (appena 460 gr.) e poi salvata grazie a due interventi chirurgici e alle cure del personale sanitario  del S. Maria della Misericordia. La storia di Alice, nome di fantasia dato dagli stessi operatori  alla bambina per tutelarne la privacy, ha commosso l’intera comunità regionale. La mamma ed il papà adesso intendono  esprimere sentimenti di gratitudine verso “quanti durante i cinque mesi di degenza della nostra bambina  ci hanno fatto sentire come in famiglia”. La donna racconta che  fino ad un anno fa era impiegata in una azienda della Media Valle del Tevere, ma che ora si occupa  a tempo pieno della casa e  soprattutto della figlioletta, che è tornata ad una vita normale. “ Mio marito ed io abbiamo lottato con tutte le nostre forze per non farci travolgere da una situazione che da soli non avremmo mai potuto superare. Fino al quarto mese la gravidanza procedeva normalmente, ma proprio durante  un controllo,  il ginecologo di fiducia  rilevò un  problema grave: la crescita del feto si era interrotta, e fu lui stesso a prendere un appuntamento per un consulto urgente con il Dr.Epicoco”. Scattò subito l’emergenza, con il ricovero  nella struttura di Ostetricia. Dopo  20 giorni di degenza  la decisione di far nascere la bambina. “ Anche  le mie condizioni generali  nel frattempo erano peggiorate- prosegue il racconto  della donna all’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia-, soffrivo di ipertensione arteriosa, quando  mai  in precedenza avevo accusato problemi di salute –. La forza mia e di mio marito è stata quella di aver sempre creduto che la bambina ce l’avrebbe fatta, anche quando ci dissero che dovevano operarla perché il suo intestino non riceveva sangue ed aveva smesso di funzionare. Il rischio dell’intervento era elevatissimo, i frati dell’Ospedale la battezzarono e le nostre speranze raddoppiarono. Dalla mia dimissione non è passato giorno che non  siamo stati  nel reparto di Terapia Intensiva. Ora  ci  piacerebbe che  tutti gli operatori, nessuno escluso,  sentissero  la forza del nostro abbraccio  e la nostra  perenne riconoscenza “. I due giovani genitori  hanno acconsentito a rendere pubblica  la storia di Alice per dare una diretta  testimonianza della umanità e professionalità dei medici ed infermieri dell’Ospedale di Perugia :” Siamo persone semplici, fino a ieri solo i nostri parenti stretti conoscevano la nostra vicenda .Abbiamo apprezzato molto anche il rispetto  per la nostra riservatezza. Quando la nostra bambina sarà grande saprà chi ringraziare”.