Marioni lascia la conduzione di "Fuori Campo" su Umbria Tv: "Ho deciso di candidarmi alle elezioni Regionali"

04.05.2015 12:00 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Marioni lascia la conduzione di "Fuori Campo" su Umbria Tv: "Ho deciso di candidarmi alle elezioni Regionali"

Da stasera e per almeno tutto il mese di maggio, alla conduzione della trasmissione “Fuori Campo” su Umbria Tv non vedremo Riccardo Marioni, che ha deciso di candidarsi alle elezioni regionali. Al suo posto ci sarà quindi Marco Taccucci. Questo il testo di Marioni che spiega la propria scelta. “Mi rifaccio vivo all'indomani della presentazione ufficiale delle liste per le prossime Regionali del 31 maggio. Dunque, seppur tra molte incertezze legate ai complessi meandri della politica, che conoscevo soltanto da commentatore, ho deciso di impegnarmi per la Lista Civica e Popolare della coalizione Catiuscia Marini Presidente. Tra i tanti messaggi ricevuti alcuni miei amici mi hanno chiesto chi me l’abbia fatto fare e perché, alla mia età, correre il rischio di essere etichettato. Rispondo: la lista civica per la quale sono candidato, al di là dell’appartenenza ad una coalizione, è politicamente molto trasversale, comprendendo persone che provengono da posizioni liberali e liberiste così come da esperienze di sinistra, dall’impegno nel mondo cattolico e nell'associazionismo così come dal volontariato laico e dal mondo dello sport, ed attraversando molte professioni, come il medico ,l’artigiano, il docente, il commerciante,l’avvocato ecc.ecc.. Gente che si è fatta da sé e che ha maturato esperienze diverse, individuali o aziendali, e che la politica, quella meno nobile, spesso l’ha subita e combattuta. Personalmente non mi sentirò condizionato da nulla, né ora né quando tornerò al mio lavoro di sempre. Certo come sono di non accettare dettami da alcun capo di partito o movimento, a partire da quelli con cui sono in coalizione. Per questo la collocazione in una lista civica mi sta a pennello, e già in campagna elettorale parlerò a chiare note, da spirito libero e indipendente (come ho avuto la fortuna di essere in tanti anni di professione), ed anche, se necessario, prendendo le distanze da dichiarazioni e punti programmatici della mia stessa parte politica che non dovessi condividere. E credo che potrebbe accadere quando, ad esempio, si parlerà dei grandi temi della sicurezza, dell’accoglienza, della lotta alla casta ed agli sprechi. E con la stessa libertà agirei in caso di elezione (non molto probabile per i motivi che vi spiegherò in un altro post) ,costituendo una sorta di pungolo e di coscienza critica all’interno dell’eventuale maggioranza e promettendo un controllo serrato delle prassi legislative e di governo, per poi riferire con meticolosità ai cittadini, che quelle decisioni devono accettare supinamente. “Se cercate qualcuno che vi ascolti davvero e vi riferisca” sarà, oltre che uno slogan, il mio primo rigido impegno. Ed in questo sarò facilitato dalle mie abitudini e regole professionali: ascoltare con attenzione, capire e riflettere con sensibilità e riferire senza tradire la verità. Principi ai quali in politica si dovrebbe aggiungere quello dell’”agire con passione e nell’interesse comune”. So di avere idee chiare, e spero giuste, e forte determinazione. Ma sono anche consapevole di non essere un eroe e dunque di correre il rischio di essere stritolato da un sistema che oggi in tanti, in troppi, credono essere imperfetto se non perverso. Per questo mi piacerebbe vederlo dal di dentro, e nel caso contribuire umilmente a migliorarlo. In molti mi parlano di discredito della politica, di disaffezione, di voglia di astensione. Di certo chi si astiene non contribuisce a far nulla, venti consiglieri verranno comunque eletti, e quelli ci ritroveremo a legiferare e governare. Mentre se quel vasto popolo dell’astensione riuscisse a far emergere persone nuove, esperienze diverse, lontane dai giochi del potere, forse qualche miglioramento diverrebbe più probabile. Spero di ricevere critiche e consigli che mi aiutino e indirizzino. Nel mio lavoro ho sempre ascoltato tutti, da quando nelle centinaia di interviste giovanili, mi sono accorto che anche il barbone seduto in un marciapiede aveva qualcosa da insegnarmi. Piccole lezioni di vita che negli ultimi anni ho tradotto in alcuni componimenti, che chiamo “similpoesie”, che da circa un anno e mezzo pubblico sul Giornale dell’Umbria. Ve ne proporrò qualcuno per farmi meglio conoscere sotto l’aspetto umano e sociale. Un caro saluto a tutti, a presto”.