Le pagelle del Pescara oggi al Curi

20.12.2014 18:44 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Le pagelle del Pescara oggi al Curi

Aresti 6 - Subisce gol da Falcinelli dal dischetto e da un bel tentativo di Fossati su cui è difficile far meglio. Per il resto non compie particolari interventi.

Cosic 5,5 - Fatica a spingere sull'out destro ed in fase difensiva non mancano le sbavature quando i padroni di casa spingono dal suo lato (dal 35'st Zampano sv)

Zuparic 5,5 - Ha qualche responsabilità sul secondo gol. Fa buona guardia sul gioco aereo, ma per il resto non convince più di tanto.

Pesoli 5,5 - Ingenuo nel commette fallo da dietro su Lanzafame, rimettendo praticamente in gioco il Perugia in quel momento sotto di un uomo e di un gol.

Pucino 6 - Al rientro, subisce un colpo ad inizio gara ma stringe i denti e continua riuscendo a presidiare bene la propria zona.

Bjarnason 5,5 - Agisce sull'esterno e snatura le sue caratteristiche, non riuscendo ad entrare nella lotta a centrocampo dove riesce a dare il meglio di se stesso.

Brugman 5,5 - Al rientro dall'infortunio, non ha ancora pienamente il ritmo gara. Cala alla distanza e viene sostituito (dal 23'st Pasquato 6,5 - E' autore della giocata che vale il 2-2, saltando l'uomo in ripartenza e pennellando il cross per il gol di Maniero)

Memushaj 6 - Si fa trovare pronto, ma è anche fortunato con un tocco velenoso, a battere Provedel dopo la respinta sul rigore. Per il resto soffre il ritmo del centrocampo del Perugia

Politano 6- Non sempre è nel vivo del gioco, isolandosi sull'esterno, ma dai suoi piedi nascono i pochi pericoli portati dal Pescara. Da una sua intuizione Maniero si procura il rigore (dal 35'st Caprari sv)

Melchiorri 5,5 - Qualche buono spunto isolato, ma una partita sostanzialmente non ai suoi livelli. Un'occasione sprecata nel primo tempo fa capire che non è in giornata.

Maniero 6,5 - Si procura il rigore che poi si fa parare da Provedel, ma che poi Memushaj corregge in rete. Nel finale regala il pareggio con un grande stacco di testa quando ormai i suoi non ci credevano più.