La storia della domenica: "Sono Giuseppe Schifone e grazie al nuoto mi sento libero"

20.07.2014 10:38 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
La storia della domenica: "Sono Giuseppe Schifone e grazie al nuoto mi sento libero"

Questo il racconto di Giuseppe Schifone per il suo grande risultato sportivo.... "Lo sport, una disciplina che allena sia il corpo che la mente, è anche un modo per poter conoscere gente e socializzare e relazionarsi con altre persone e con altre realtà: questo è lo spirito che mi spinge a fare sport. Dimenticavo di presentarmi: mi chiamo Giuseppe Schifone, ho 34 anni e sono un ragazzo non vedente che si è spostato dalla Puglia in Umbria per lavoro e che da 2 anni si è affacciato al mondo del Nuoto. Il nuoto mi fa sentire libero: quando sono in piscina la mia mente si svuota e il solo pensiero è nuotare e poter abbattere tutte le barriere. Ed eccoci all’11 di luglio 2014, giorno in cui, io Amatori Nuoto Libertas Perugia, confrontandomi con Federico Bassani del Circolo Canottieri Aniene, Francesco Disalvo dell’A.S.D. Barletta e Antonio Roberto Lamarca   A.S.D. Barletta, anche loro categoria S11, sono riuscito a ridurre il mio tempo di iscrizione al 37° Meeting Nazionale Finp con il punteggio di 49”91, arrivando a 48.56, posizionandomi al terzo posto e strappando la medaglia di bronzo, cosa di non poco conto considerando che per me era la prima vota! Dopo la gara, durata pochi secondi  è arrivato il momento della premiazione, anche questo molto emozionante:  il mio nome pronunciato con quello degli Amatori Nuoto Libertas, il mio primo traguardo, desiderato, ambito fin quando ho lasciato Perugia per recarmi a Bari per gareggiare. Emozioni che hanno trovato spazio anche nelle lacrime e nella ferma convinzione di essere parte integrante di un mondo in cui la diversità è ricchezza propositiva di modelli culturali volti all’integrazione e non alla emarginazione. Dopo esser stati premiati da Franco Ricco Bello Segretario Nazionale della F.I.N.P. insieme a Bassani e Disalvo  siamo andati dritti dritti a rilassarci e a scrollarci di dosso la tensione e divertirci, perché oltre l’aspetto competitivo il nuoto ha di bello anche questo: dopo siamo e riusciamo ad essere tutti amici.

La mia preparazione atletica la effettuo presso la piscina Griphus a Perugia, 2 volte a settimana allenandomi con altre persone normodotate, e a fine settimana mi reco a Città di Castello, dove mi segue Daniela Bambini, un’ ex insegnante di educazione fisica e anche un’ottima amica: lei mi ha dato fiducia e mi ha spinto a iscrivermi per poter cominciare a gareggiare e a confrontarmi con i miei simili e anche con i normo dotati.

Così, chiedendo un po’ in giro per Perugia per le varie associazioni di nuoto, mi sono tesserato con gli Amatori Nuoto Libertas, che fanno dell’integrazione il loro vero cavallo di battaglia credendo fermamente che ogni individuo, indipendentemente dalle condizioni e capacità, è in grado di confrontarsi con gli altri. Un particolare ringraziamento va a Daniela che mi ha accompagnato in tutto e per tutto per affrontare la gara dei 50 stile libero che ho disputato a Bari l’11 di luglio 2014. Mi ha supportato anche moralmente, perché la mia tensione  agonistica e morale era alle stelle. In poco tempo,  confrontandomi con gente più esperta di me, anche se un po’ mi metteva in ansia, ma dialogando con tutti, conoscendo gli altri atleti e scambiando battute e opinioni ho tentato di scaricare superando la tensione. Questa disciplina, come tutte le altre, io la vedo anche come un’occasione per socializzare e conoscere gente, perché lo sport, ogni tipo di sport, dovrebbe e deve far superare i propri limiti fisici e psicologici, dovrebbe e deve unire e non dividere.