La partita sospesa nel campionato Allievi: questi i fatti raccontati dal Trestina

10.12.2017 11:00 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
La partita sospesa nel campionato Allievi: questi i fatti raccontati dal Trestina

Sulla gara del campionato Allievi regionali A2 tra Trestina e Collepieve disputata a San Secondo con ben tre giovani calciatori che sono finiti al pronto soccorso in seguito ad un parapiglia in campo scatenato dopo il gol del 2-1 della squadra di casa, questi i fatti raccontati dal Trestina. “A 5´ dalla fine sul punteggio di 1-1 tra Trestina e Collepieve, a seguito di un goal segnato dopo che la squadra ospite chiedeva un´interruzione del gioco per un loro giocatore a terra, interruzione non concessa dall´arbitro che non ravvisava nessuna irregolarità nell´azione, la squadra del Trestina faceva goal. Dal minuto successivo a tale episodio il quadrato di gioco si è trasformato in qualcosa che nulla ha a che vedere con il calcio. Dopo l´espulsione di un giocatore della squadra ospite per proteste contro la sopracitata decisione dell´arbitro, si sono succeduti episodi di violenza fine a se stessa che nulla hanno a che fare con l´agonismo sportivo soprattutto se di tali episodi si rendono protagonisti ragazzi di poco più di 16 anni. Ci sono stati in ordine calci da fermo ad altezza d´uomo, manate , pugni su viso e collo, morsi, sputi da parte dei giocatori anche nei confronti degli spettatori/genitori che nel frattempo si erano avvicinati alla rete per sincerarsi delle condizioni dei propri figli- giocatori, sfrontate ed esplicite minacce nei confronti del guardalinee di casa, frasi ingiuriose ed istigatrici inneggianti alla non punibilità delle proprie azioni da parte degli stessi giocatori sprezzanti della situazione che in maniera cosciente stavano creando. In tutto questo scenario dalla panchina gli stessi dirigenti ed accompagnatori nulla hanno fatto per calmare gli animi dei loro giocatori. Al fischio dell´arbitro che sanciva la fine dell´incontro e al sopraggiungere negli attimi successivi delle Forze dell´Ordine quali Carabinieri e Polizia intervenuti tempestivamente chiamati dalla squadra di casa, i giocatori continuavano a prendersi gioco anche di loro, minimizzando l´accaduto e definendolo una ” ragazzata”. Risultato finale della “ragazzata”: 3 giocatori del Trestina con contusioni varie anche con prognosi di 8 gg come da referto medico rilasciato dal Nosocomio di Umbertide ed in possesso degli stessi. Tali episodi saranno sicuramente valutati per la portata della loro gravità e daranno vita ad un´azione che vedrà la Società Sportiva Trestina costretta a difendersi dagli episodi sopra riportati nelle opportune sedi calcistiche: tutto questo per tutelare l´ immagine di serietà ed onorabilità di tutte le sue componenti che da sempre l´hanno contraddistinta. Non ultimo ma meno importante aspetto riportare il gioco del calcio alla sua naturale funzione”.