Caos senza fine alla Pontevecchio! Dopo i sette giocatori lascia anche il tecnico Luca Grilli, che spiega la scelta

23.04.2019 16:48 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Antonello Menconi
Caos senza fine alla Pontevecchio! Dopo i sette giocatori lascia anche il tecnico Luca Grilli, che spiega la scelta

Anche il tecnico Luca Grilli lascia la Pontevecchio dopo la decisione di abbandonare la squadra di ben sette giocatori, Paolo Arcioni, Agron Bufi, Nicola Casciani, Riccardo Ceccarelli, Francesco De Luca, Luca Minelli e Giacomo Morucci. "Lasciare la Pontevecchio è stato per me difficile, visto che sono stato lì anche da ragazzino, ma la mia è stata una conseguenza dell'abbandono di otto giocatori, tanto che anche il lunedì di Pasqua ho allenato, sperando che la situazione si ricomponesse. Certo ho rabbia per come è andata, perchè sono stato chiamato quando tra società e giocatori c'erano già rancori e con il mercato chiuso e quindi sono una vittima, anche se il presidente Gianni Monsignori in queste ore mi è sembrato una persona in difficoltà e mi ha chiesto scusa. Il primo mese che sono stato lì la società era presente, poi sono rimasto solo con lo staff. Un ringraziamento immenso e con tutto il cuore lo voglio fare però a Moreno Maitini - ha detto il tecnico - che è stato sempre presente, sempre vicino alla squadra e per quanto vuole bene lui a questa società, anche il più addolorato. Il futuro della Pontevecchio potrebbe essere proprio lui per quanto ama questi colori e spero che un giorno possa realizzare il suo sogno di diventare il massimo dirigente di questa società, per riportarla nelle categorie che gli competono". Questa la lettera di Luca Grilli. “Con grande dispiacere comunico le mie dimissioni dall'incarico di allenatore dell'Asd Pontevecchio. A queste si associano quelle del mio vice Piero Fiordelli. La situazione che si è venuta a creare nell'ultimo periodo fra alcuni miei giocatori e la dirigenza ha portato i primi a prendere la decisione di interrompere il rapporto con la società. Di fatto da giovedì scorso ho avuto a disposizione solo i ragazzi della Juniores e anche l'amichevole di venerdì con il Casa del Diavolo, che sarebbe dovuta servire per preparare al meglio la sfida decisiva con il Castel del Piano, si è potuta disputare solo aggregando all'ultimo momento alcuni ragazzini. Abbiamo sperato fino all'ultimo momento che giocatori e società potessero trovare un punto d'incontro, tanto che, con i pochi giocatori rimasti, abbiamo tenuto fede al programma di allenamenti, compreso quello di lunedì mattina (giorno di festa). I comunicati stampa che sono seguiti, però, non lasciano più margini di manovra. Non sto qui a discutere su di chi siano le responsabilità; di certo prendo atto che non esistono più né le condizioni né le garanzie tecniche per poter continuare. Ho affrontato questa difficilissima sfida con tutto l'entusiasmo e la professionalità d cui dispongo per poter portare alla salvezza questa squadra a cui sono profondamente legto. In questi mesi, però, anziché ottenere i rinforzi che mi erano stati promessi, sono venuti meno anche quelli che avevo a disposizione: prima Fuscagni e Vinciarelli poi, adesso, tutti gli altri. Lo stato dell'arte è che sono tato messo di fronte ad una situazione impossibile da gestire sul piano tecnico non avendo più a disposizione un organico con il quale la salvezza sarebbe stato comunque possibile. Chiunque mi conosca sa perfettamente che non è nel mio stile abbandonare nelle situazioni difficili. Sono andato al Bastia, dopo aver vinto un campionato con il Villabiagio, a 5 giornate dalla fine, con la squadra penultima, e ci siamo salvati. Anche quest'anno, dopo aver vinto un altro campionato con il Bastia, e averlo portato in serie D, ho accettato di prendere le redini della Pontevecchio per l'amore che nutro per questi colori, con la squadra penultima in classifica e un organico ridotto all'osso. Lottare per vincere un campionato o per salvare una squadra non mi ha mai messo certo paura, ma in queste condizioni, visti i comunicati stampa di giocatori e società, prendo atto che l'obiettivo “SALVEZZA”, che ritenevo essere un obiettivo comune, in realtà, dati alla mano, era rimasto solo mio e del mio staff per cui le dimissioni sono la logica conseguenza. Mi dispiace infinitamente per tutti i veri tifosi della Pontevecchio e spero che la loro mitica squadra torni a vivere memorabili pagine di sport e non tristi di questo tipo. Voglio infine ringraziare i miei preziosi collaboratori: Rudy Gandola, il preparatore atletico, e Mirko Ferranti, preparatore dei portieri, sia per la loro competenza e disponibilità, sia per il loro spessore umano. A loro un grazie di cuore con stima e amicizia da parte mia e di Piero. Grazie anche ai ragazzi che si sono comunque impegnati in questi giorni difficili, dimostrando attaccamento alla società e maturità, doti con le quali potranno togliersi molte soddisfazioni in futuro".