L'Umbria ospita a maggio il Torneo della Pace con ben nove nazionali giovanili

12.04.2014 17:20 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
L'Umbria ospita a maggio il Torneo della Pace con ben nove nazionali giovanili

Il calcio dilettantistico e giovanile si fa ancora una volta promotore di valori sani creando nuove opportunità di confronto tra ragazzi di diverse nazionalità. Lo sport come veicolo per confrontarsi e conoscersi non rimane una volontà espressa solo su carta ma si rende tangibile anche in occasione dell’organizzazione del II Torneo della Pace, già Torneo Internazionale Giovanile, organizzato dal Comitato Regionale Umbria sotto l’egida della Lega Nazionale Dilettanti dal 5 all’11 maggio. In un momento di difficoltà economica generale, la Lega Nazionale Dilettanti rilancia investendo nell’attività dei giovani, in formazione degli atleti legando il calcio alla cultura ed alla valorizzazione dei territori ancor di più oggi con la candidatura di Perugia a Capitale Europea della Cultura 2019. Il Torneo della Pace, infatti, è l’evoluzione naturale del Torneo Internazionale nato 5 anni fa dal connubio tra la volontà della Lega Nazionale Dilettanti di promuovere occasioni di confronto sportivo ed umano dei propri giovani con i pari età di altre Federazioni provenienti dai 5 continenti ed il desiderio del Comitato Regionale Umbria di legare allo sport valori universali come l’accoglienza, il rispetto e l’amicizia. Con il coinvolgimento della città di Assisi, le rappresentative partecipanti alla kermesse targata LND hanno la possibilità di conoscere i luoghi dove ha vissuto e predicato San Francesco. Forti elementi valoriali e culturali che travalicano gli stretti confini dell’attività calcistica per completare la crescita formativa dei giovani atleti. In questa edizione prenderanno parte alla kermesse 9 formazioni provenienti da altrettante nazioni: Bulgaria, Congo, Inghilterra, Italia, Panama, Romania, San Marino, Turchia e Ungheria. La formula del torneo prevede due gare eliminatorie con le prime classificate dei 3 gironi che si qualificano alle semifinali, insieme alla migliore seconda. Motore propulsivo dell’evento organizzato nella sede della Fondazione Perugiassisi 2019 è il presidente del CR Umbria Luigi Repace che ha avuto il compito di introdurre tutti i temi oggetto della presentazione: “Ringrazio le amministrazioni comunali di Perugia ed Assisi che si dimostrano sempre sensibili quando organizziamo eventi sportivi a carattere locale, nazionale ed addirittura internazionale, oltre ovviamente al presidente LND Carlo Tavecchio ed a tutta la Lega Dilettanti che ci hanno rinnovato la fiducia per l’organizzazione di questa importante manifestazione. Anche attraverso lo sport vogliamo diffondere i valori e le bellezze di questo territorio, a maggior ragione ora con la candidatura della città di Perugia a Capitale Europea della Cultura del 2019. Un obiettivo che si vuole raggiungere tutti insieme perché sarebbe un risultato fondamentale per la promozione di tutta la regione Umbria”. Subito dopo è intervenuto il presidente  regionale del CONI Domenico Ignozza: “Il nostro obiettivo è sostenere lo sport a 360° e noi ci riconosciamo nei principi che vengono promossi in questa manifestazione. Grazie alla dinamicità del mondo del calcio, in questa regione tutto il movimento sportivo trae grande beneficio”. “La scelta della sede della Fondazione Perugiassisi per la presentazione del Torneo della Pace – ha affermato il primo cittadino di Assisi Claudio Ricci – ci riempie di orgoglio perché testimonia la vicinanza strategica tra le amministrazioni comunali coinvolte ed il mondo del calcio, oggi presentiamo l’etica del fare per il nostro Paese e per le nostre comunità. L’esperienza di questa candidatura ci ha insegnato, anche in politica, un valore prettamente sportivo: i grandi risultati non si possono raggiungere da soli, c’è bisogno di fare squadra, di creare un sistema forte e condiviso”. Sulla stessa lunghezza d’onda si è dichiarato il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali: “Abbiamo messo in campo una nuova idea di comunità, proiettandoci nel futuro, dove lo sport ha un ruolo cruciale. Il volontariato sportivo è un’eccellenza della nostra città come in tutto il Paese ed è un patrimonio su cui incentrare il lavoro di amministratori; questo evento ci carica e conforta delle iniziative intraprese perché vogliamo mostrare al mondo intero le nostre bellezze e far vivere a tutti gli ospiti la nostra accoglienza”. Ha concluso Alberto Mambelli, vice presidente vicario LND: “Siamo giunti alla V edizione di una felice esperienza sportiva che la Lega Nazionale Dilettanti, grazie alla fattiva collaborazione del CR Umbria, vuole portare avanti con grande impegno. È un’occasione speciale per gli atleti ma anche per i Comuni e le società sportive coinvolte nell’organizzazione. In qualità di dirigenti sportivi abbiamo delle responsabilità importanti verso le nuove generazioni e sono convinto che questo evento sia in perfetta sintonia con gli obiettivi che ci siamo posti”. “Il Comitato Regionale presieduto da Luigi Repace – ha concluso Mambelli – ha dato una spinta importante all’attività calcistica in Umbria portandola ad un livello di eccellenza, ciò si riverbera anche nella perfetta preparazione del Torneo della Pace”. Hanno portato il loro saluto anche il presidente CRA Umbria Luca Fiorucci ed il segretario generale LND Massimo Ciaccolini. Sotto il profilo agonistico è stata sempre l’Italia Dilettanti a farla da padrona, con 3 vittorie su 4 edizioni disputate. Sulla panchina della selezione azzurra, che annovera i migliori calciatori classe ’96 di Serie D ed Eccellenza, è tornato Roberto Polverelli, alla guida degli azzurrini nel 2010, anno del primo trionfo a Terni contro  l’Inghilterra (2-0). Con il cambio di allenatore, è stata poi la volta di Giancarlo Magrini, nel 2011 e nel 2012 è sempre l’azzurro il colore dominante di questa manifestazione con le vittorie in finale contro Kenya (5-2) e Romania (2-0). L’incantesimo si è spezzato nella scorsa edizione quando il titolo se l’è aggiudicato il Gambia, vincitore 1-0 contro la Cina in una finalissima dal sapore esotico. L’urna del sorteggio svoltosi a conclusione della presentazione ha condannato l’Italia ad un girone di ferro con Ungheria e Romania. Negli altri raggruppamenti sono stati inseriti Inghilterra, Panama e San Marino da una parte e Turchia, Bulgaria e Congo dall’altra. Sulla panchina della nazionale africana siede peraltro Paolo Berrettini, vecchia conoscenza del calcio giovanile azzurro.