Ora tutti allo stadio! Famiglie con bambini, tamburi in curva e senza tessera del tifoso!

06.08.2017 12:01 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Ora tutti allo stadio! Famiglie con bambini, tamburi in curva e senza tessera del tifoso!

Una rivoluzione per riportare le famiglie negli stadi. Questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa “Il rilancio della gestione, tra partecipazione e semplificazione”, firmato a Roma da Federcalcio, Coni, Ministero dell’Interno, Ministero per lo Sport e da tutte le componenti della Figc. Il documento, frutto di un lavoro portato avanti negli ultimi mesi dagli uffici della Federazione e dell’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive, va incontro alle esigenze del pubblico calcistico facilitando l’accesso agli stadi e mettendo gradualmente da parte quella “Tessera del tifoso” tanto osteggiata dal tifo organizzato (ma non solo). Tra le novità principali, infatti, il nuovo modello prevede la vendita libera dei biglietti ai tifosi ospiti anche nel giorno della gara e la possibilità (a partire dalla prossima stagione) di sottoscrivere liberamente gli abbonamenti, senza la necessità della vecchia tessera. “Gli stadi devono essere un luogo di festa e di gioia - ha spiegato il ministro dell’Interno Marco Minniti - Per questo, dopo aver tolto con successo le barriere dalle curve dell’Olimpico di Roma, oggi facciamo un ulteriore investimento di fiducia sui tifosi. Vogliamo favorire la partecipazione, ma tutti gli attori devono impegnarsi per tenere fuori la violenza. Perché con i tifosi si può e si deve dialogare e lavorare, ma con i violenti dobbiamo avere tolleranza zero”. L’apertura verso le tifoserie è davvero importante e arriva finanche alla reintroduzione di tamburi e megafoni nelle curve, come spiegato dal capo dell’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive Daniela Stradiotto. Una scelta applaudita anche dal ministro dello Sport Luca Lotti e dal presidente del Coni Giovanni Malagò. “Il ritorno di tamburi e megafoni è un passaggio culturalmente importante - ha sottolineato Lotti - Il tifo è una festa, una gioia: esprimerlo con la musica è quanto di più bello possiamo fare”. Fiducia e apertura, dunque, ma anche responsabilizzazione delle società, che avranno un ruolo sempre più importante come garanti della sicurezza all’interno degli impianti. “Gli stadi non devono più fare paura ai giovani e alle famiglie - ha spiegato il presidente della Figc Carlo Tavecchio - Questo protocollo è l’ideale per costruire una nuova cultura. Ma ora le società professionistiche dovranno essere subito attive nella ricezione delle novità”. Tra gli strumenti a disposizione dei club, ci sarà anche la possibilità di revocare l’abbonamento “ai tifosi ritenuti non graditi”, come ha spiegato il direttore generale della Figc Michele Uva. Di certo, nel periodo in cui la commissione antimafia studia a suon di audizioni il rapporto tra le società e il tifo organizzato con particolare attenzione ai rischi di infiltrazioni mafiose, la nuova sfida per il calcio italiano è difficile e molto importante. Con all’orizzonte un obiettivo finale, ricordato oggi da tutti i firmatari del protocollo: ristrutturare i nostri vecchi stadi per colmare la distanza dal resto d’Europa, mai così grande.