In Umbria la metà degli anziani soffre di una grave patologia: che si faccia rete per un aiuto concreto!

12.04.2024 16:42 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
In Umbria la metà degli anziani soffre di una grave patologia: che si faccia rete per un aiuto concreto!

Associazioni, sindacati, cooperative e istituzioni. Tutti insieme per parlare del tema degli anziani e delle loro difficoltà. Di questo si è parlato al convegno organizzato dalla Uil Pensionati dell’Umbria e dall’associazione Ada Umbra, svoltosi questa mattina al Park Hotel di Ponte San Giovanni. Tra i saluti istituzionali quello della segretaria della UilP, Elisa Leonardi, che ha segnalato la grande attività del sindacato per gli anziani, soprattutto contro la solitudine e l’abbandono. Il presidente di Ada Umbria, Luciano Taborchi, è entrato nel vivo ricordando gli ultimi drammi di anziani morti da soli, a Spoleto, Todi, Terni. Che il tema sia di grande attualità lo testimoniano i dati L’Umbria è la terza regione italiana con più anziani in un panorama in cui oltre un quinto della popolazione italiana è con più di 65 anni e nel 2030 gli over 65 saranno il 24 per cento. Secondo la Commissione europea, in Europa almeno il 10 per cento degli anziani vive in condizioni di isolamento ed emarginazione sociale. In Umbria poi, almeno il 50 per cento presenta almeno una patologia grave. E gli anziani sono, in prevalenza, anche anziani poveri, con pensioni basse. Evidenziato quindi come uno dei temi prevalenti sia anche l’isolamento sociale e la povertà culturale delle persone anziane. E’ in crisi il sistema di relazioni sociali e di solidarietà diffusa dell’Umbria. Anche nelle piccole comunità si è persone quel sistema di mutuo aiuto, di relazioni di luoghi di incontro dove comunicare esigenze e bisogni. L’isolamento sociale è inoltre una causa di rischio multifattoriale che impatta su salute fisica e mentale, su qualità della vita e su costi sociali. A fronte di questo quadro, gli anziani soli possono far conto sulle iniziative socio culturali dei centri diurni, dei corsi di attività fisica o delle Università della terza età. Esistono forme di assistenza domiciliare, indiretta e altro previsto nel Prina regionale. Per il futuro è stata ribadita l’importanza della piattaforma di Spi Cgil, Fnp Cisl e UilP per gli anziani. Per il futuro, è necessario puntare sulle ‘Reti di prossimità’, riattivare la Comunità solidale, ricreare coesione sociale come condizione da cui partire per costruire benessere nel territorio. Superare le frammentazioni e puntare sulla rete per offrire servizi mirati alle esigenze degli anziani. Della rete dovranno far parte: enti pubblici, soggetti privati, forze sociali, terzo settore. Tutti insieme nel collaborare per rispondere alle numerose esigenze e per ricostruire i servizi in senso comunitario. Questa rete, come evidenziato anche dall’arcivescovo don Ivan Maffeis, dovrà avere dei ‘sensori’, delle antenne come familiari, parenti, vicinato, responsabili di condominio, medico di famiglia, assistente sociale, vigile di quartiere, parrocchia, Caritas, responsabili dei centri socio-culturali, commercianti, artigiani, ecc.), in grado di individuare e segnalare le condizioni di isolamento, emarginazione sociale, povertà culturale. D’altronde la rete si fonda su integrazione tra i vari servizi, le offerte, le iniziative sociali, culturali, assistenziali. Spesso non mancano tanto i servizi o le iniziative, cioè le potenzialità, ma la comunicazione, il raccordo e l’integrazione tra i diversi attori. Attraverso il lavoro sinergico tra gli attori della rete, operatori dei servizi, comunità solidale e società civile si può contrastare efficacemente l’isolamento sociale degli anziani.

Tra gli ospiti, ciascuno ha messo in evidenza la propria esperienza nel settore, rendendo note molte best praticse, come quelle presentate dall’assessore al Sociale del Comune di Perugia, Edi Cicchi sul cohousing. Tutte le cose che si mettono insieme a livello istituzionale possono essere messo insieme a livello aggregante. Siamo una grande comunità - fare in modo di saper declinare.

Parco della Pescaia - che ha bisogno di essere rilanciato per essere un polmone sociale. I pensionati e le pensionate possono avere nella concretezza una capacità di rivendicare e stare insieme. A concludere i lavori il segretario organizzativo nazionale della UilP, Pasquale Lucia e il presidente nazionale di Ada, Antonio Zagari.