Divertimento e cultura per i giovani autistici dell'Auret al Museo paleontologico di Pietrafitta

22.10.2018 11:25 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Divertimento e cultura per i giovani autistici dell'Auret al Museo paleontologico di Pietrafitta

Il Museo paleontologico Boldrini di Pietrafitta, chiuso da anni per problematiche politiche, economiche e di gestione, ha riaperto i battenti in quest'ultimo fine settimana anche per i giovani autistici dell’associazione AURET guidati dalla vice presidente Paola Meattini e ai visitatori adulti che li hanno accompagnati. Guidata da esperti paleontologi e nel massimo rispetto delle leggi e dei criteri imposti sulla sicurezza i ragazzi hanno seguito tutto il percorso dei racconti e ricostruzioni storiche dei reperti e del loro ritrovamento. Durante questa settimana di apertura il museo ha visto l’iscrizione di 635 alunni delle scuole primarie di oltre 30 classi dislocate nella provincia di Perugia e questo, di per se è stato un grande successo che compensa l'impegno e l'amore dei volontari che ruotano intorno al museo. Per questo è stato bellissimo ed importante, come ha affermato Giovacchini Gianfranco vice presidente dell'Associazione Promuseo Boldrini, oltre che doveroso, aver invitato ed essersi messi a disposizione dei giovani soprattutto quelli con difficoltà come i ragazzi dell’associazione presieduta da Paola Meattini e con loro organizzare anche un concorso di disegno. Il disegno è sempre stato un elemento fondamentale per la crescita dei più giovani che, attraverso il disegno, hanno modo di esprimere tutto se stessi. Il disegno di un bambino è un pezzetto della sua anima. Esposto su della carta ci rivela, meglio di altre cose, lo spirito, la direzione delle sue preoccupazioni, la natura dei suoi sentimenti. Oggi, purtroppo, molti bambini sono abituati a copiare, a imitare e non sanno dare libero corso alla loro fantasia. Non si possono dunque che applaudire tutti gli sforzi tendenti a stimolare il loro gusto della fantasia. Paola Meattini a conclusione della lunga ed articolata visita insieme con i genitori dei ragazzi autistici ha ringraziato l'associazione Pro Museo Boldrini nella speranza che giornate come questa possano diventare sempre più frequenti e sostenute soprattutto dalle Autorità competenti perché si può dimenticare tutto ma non la storia delle nostre origini e dei nostri territori.