"Dopo la morte di Renato Curi non riuscimmo nemmeno a giocare"

07.03.2018 17:00 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Lorenzo Marucci
"Dopo la morte di Renato Curi non riuscimmo nemmeno a giocare"

Pierluigi Frosio, ex giocatore e capitano di quel Perugia in cui giocava lo sfortunato Curi, a RMC Sport durante 'Quelli della Notte' ha parlato così partendo da un ricordo di Davide Astori, tragicamente scomparso pochi giorni fa: "Quando l'ho saputo sono rimasto scioccato perché è stato un evento così imponderabile che porta tutti alla riflessione. Un atleta ad oggi è molto controllato quindi non ti aspetteresti mai una cosa del genere, siamo nelle mani di qualcuno che ad un certo punto decide che ce ne dobbiamo andare".

Quando se ne andò Curi, voi in campo non sapevate nulla?
"Quando lui fu portato fuori (si accasciò dopo uno scatto in Perugia-Juve, era il 1977, ndr) la partita riniziò perché nessuno di noi poteva pensare ad una cosa del genere. La partita continuò, alla fine della partita ci rendemmo conto di quanto successo perché trovammo Ramaccioni, nostro ds, che ci disse che Renato purtroppo era deceduto"

Come ha fatto il Perugia a ripartire dopo una cosa del genere?
"Noi la settimana successiva non facemmo neanche un giorno di allenamento. Fummo chiamati anche dalla questura per rispondere a delle domande e poi ci furono i funerali. La domenica successiva giocammo a Napoli e dopo 10 minuti vincevano 3-0 perché noi non correvamo. Molti di noi inevitabilmente e comprensibilmente pensavano a controllare i battiti del cuore. Non riesco ad immaginare come farà la Fiorentina a scendere in campo domenica. Già tornando ad allenarsi qualcosa riusciranno a togliersi del dolore che hanno dentro. Queste tragedie ti sfiancano perché pensi sempre che queste cose possano accadere proprio a te".

Astori era un leader, un capitano, la perdita è ancora più grave?
"Sì perché era un punto di riferimento e difficilmente ci si potrà abituare alla sua assenza. E' talmente scioccante che non so quanto tempo possa passare. Da quando è morto Curi sono passati 40 anni e ancora oggi ci penso, arrivare alla fine del campionatoa fu davvero dura".

Da allenatore cosa potrà dire Pioli ai suoi giocatori?
"L'unica cosa che può dire è che bisogna andare avanti. Ognuno di noi deve trovare la forza per andare avanti dentro di sé. Ritirare la maglia è stato un atto doveroso":