Ecco l'annuncio: nel 2017 i lavori al Santa Giuliana! La conferma da parte dell'assessore comunale Emanuele Prisco

18.10.2016 14:09 di Redazione Perugia24.net   vedi letture
Ecco l'annuncio: nel 2017 i lavori al Santa Giuliana! La conferma da parte dell'assessore comunale Emanuele Prisco

La I Commissione Consiliare Permanente Affari Istituzionali ha approvato con 9 voti a favore e 3 astenuti la Preconsiliare 105/2016: Modifiche al regolamento sulle modalità di affidamento degli impianti sportivi di proprietà del Comune di Perugia.

Tecnicamente la modifica riguarda esclusivamente l’art. 1 (oggetto del regolamento) che viene riscritto nel seguente modo:

1.Il presente Regolamento disciplina le modalità di affidamento del servizio di gestione degli impianti sportivi di proprietà del Comune di Perugia, non gestiti direttamente dalla stessa Amministrazione Comunale .

2. La gestione degli impianti sportivi comunali non gestiti direttamente dal Comune è affidata sempre in concessione.

3. Il presente regolamento non si applica alla concessione dello Stadio comunale “Renato Curi”.

Nella preconsiliare si evidenzia che il regolamento comunale vigente risulta essere più restrittiva rispetto sia alla normativa nazionale (legge 289/2002) che regionale (5/2007) che prevedono entrambe la possibilità di gestione diretta degli impianti sportivi da parte degli enti pubblici.

Nulla osta, dunque, alla modifica dell’art. 1 del Regolamento comunale, così da consentire, nel rispetto delle norme statali e regionali, di provvedere all’attuazione dell’indirizzo conferito con la Determinazione Interna di giunta n. 94 del 7.9.2016, con cui l’Esecutivo ha dato mandato agli uffici competenti di valutare la possibilità di una gestione diretta degli impianti.

Bori, in apertura, ha segnato che l’ipotesi di una rimozione dell’attuale gestore, per ragioni connesse all’interesse pubblico motivate da un eventuale risparmio, appare discutibile e configura la possibilità del falso ideologico. "Quella che sta andando in scena - ha detto Bori - è una situazione mai vista nel Comune di Perugia: per questo, pur intendendo votare a favore della modifica regolamentare, occorre approfondire l’intera operazione specie con riferimento alla variazione al bilancio ed al sistema complessivo per evitare ogni possibile illegittimità" .

L’assessore Prisco ha spiegato successivamente i termini della vicenda. "Quando sono stati restituiti dal precedente gestore anticipatamente gli impianti sportivi al Comune – ha detto – si è dato avvio ad una gestione diretta che ha fatto registrare risultati favorevoli (es. risparmi, e buoni rapporti con le società). Nelle more è stata impostata la gara pubblica; all’uopo nel capitolato è stato inserito un apposito articolo (il 28) che concedeva una riserva all’Amministrazione, senza dar luogo ad alcun rimborso al gestore, di poter revocare l’incarico con un preavviso di 6 mesi per pubblico interesse, concetto non legato al solo risparmio economico. Va precisato che questa norma è stata inserita quando non si sapeva nemmeno chi avrebbe partecipato al bando, in quanto precedente alla pubblicazione dello stesso. Si tratta peraltro di una clausola di diritto pubblico, ma anche di diritto privato, perché accettata espressamente da chi ha partecipato alla gara. Oltre la questione del risparmio ci sono altri due elementi da considerare alla base dell’interesse pubblico: da un lato la necessità di eseguire dei lavori sulle tre strutture in esame (a breve all’Evangelisti, a fine anno al Pellini, nel 2017 al Santa Giuliana); questi lavori determineranno l’alterazione del Piano economico finanziario (PEF) in base al quale è stata aggiudicata la gara perché gli impianti, inevitabilmente, dovranno rimanere chiusi per un periodo significativo. Inoltre, secondo aspetto, non può essere sotteso quanto accaduto la scorsa estate. C’è la necessità, cioè, che l’Amministrazione prenda in mano la situazione affinché certi fatti non si ripetano più. L’operazione va peraltro in coerenza con la relazione della commissione spending review, approvata dalla maggioranza in Consiglio ed alla base del programma di mandato del sindaco. Per Prisco l’operazione non registra alcuna anomalia, forzatura o falso ideologico: si è verificato con gli uffici se vi potranno essere risparmi e ciò è stato confermato, spingendo la giunta in questa direzione con l’obiettivo di efficientare il sistema riportando alcune funzioni in seno al Comune, ma nel contempo favorendo il rapporto pubblico/privato (comune-società sportive) in altri impianti. Tale rapporto non è possibile nelle strutture polifunzionali in oggetto perché ivi sono presenti molteplici società con potenziali contrasti che spetta all’Amministrazione risolvere".

Secondo Perari il regolamento in vigore, nell’escludere la gestione diretta, non era corretto, perché gli Enti pubblici possono ben gestire in certe circostanze servizi ed impianti. Dunque ha preannunciato un voto a favore della pratica. “Tuttavia non posso non notare la contraddittorietà nel percorso seguito: si farebbe bene, quindi, ad ascoltare, con mente aperta, gli interventi di tutti per trovare soluzioni condivise”. Il capogruppo di FI ha detto di non essere convinto delle motivazioni addotte alla base dell’operazione complessiva con riferimento alla questione dei possibili risparmi, ecc. Si dovrà, pertanto, verificare se nel merito ci saranno tutte le condizioni ed i requisiti per procedere ad un affidamento diretto o meno. “Sono convinto che la gestione diretta sia possibile solo in casi eccezionali, perché ritengo che i privati, se ben regolamentati, possano gestire servizi in maniera più efficace per loro natura”.

Rosetti ha evidenziato alcune anomalie nell’atto che era stato portato all’attenzione delle tre commissioni congiunte; anomalie che permangono ancora oggi ed ha respinto al mittente quanto illustrato nelle premesse della preconsiliare, perché si vuole coinvolgere il Consiglio Comunale su una scelta operata in precedenza dalla giunta con una determina interna. Al contrario il Consiglio dovrebbe essere autonomamente competente in toto.

“Non vorrei mai che un giorno, infatti, si dicesse che è stato il Consiglio con questa preconsiliare a prendere due decisioni: adottare una modifica regolamentare e attivare la gestione diretta, operazione cui non sono contraria per principio, ma che in questo contesto è basata su valutazioni economiche contraddittorie nei termini illustrati. Se si chiede oggi di adeguare la norma per evitare sia ambigua, il voto a favore del M5S sarà scontato. Se al contrario rimarrà nell’atto l’adozione della modifica regolamentare per portare avanti un indirizzo già varato dalla giunta e non dal Consiglio, il M5S non voterà la modifica perché ambigua e basata su una mancanza di competenza istituzionale. La risoluzione del rapporto con Kronogest è possibile, ma non nei termini indicati: l’interesse pubblico dovrebbe essere, infatti, sopravvenuto e non già esistente ad origine come nel caso di specie".

Per tutte queste ragioni Rosetti ha proposto di emendare la preconsiliare eliminando ogni riferimento alla determina di giunta.

Per Arcudi i cittadini stanno assistendo con preoccupazione a questa vicenda, perché è da un anno che se ne parla senza prendere una strada definitiva, specie per ciò che concerne l’Evangelisti, struttura fondamentale per i perugini che la frequentano in vari modi.

“Continuiamo a percepire un’inadeguatezza dell’attuale Amministrazione che, sui temi centrali, non raggiunge mai risultati: mense scolastiche, case popolari, impianti sportivi.

Nel merito condivido la scelta fatta dall’Amministrazione, nonostante i problemi di metodo segnalati, perché occorre arrivare a risultati utili per la collettività. La gestione provata negli ultimi mesi è inadeguata ed ha creato problemi enormi per l’incapacità dell’assegnatario. Dunque la scelta del Comune di gestire direttamente, soprattutto l’Evangelisti, è giusta e condivisibile, anche per spegnere le polemiche approdate sui giornali nazionali con effetti deleteri per l’immagine di Perugia”.

Riprendendo la parola dopo l’introduzione iniziale, Bori ha ricordato che all’attuale gestore sono stati affidati gli impianti del Comune poco tempo fa; ora la medesima amministrazione pretende di togliere a Kronogest le strutture.

Vi è la volontà – ha sancito il consigliere Pd – del Pd di votare a favore della modifica regolamentare, ma è incomprensibile la necessità di inserire nella pratica cose che non c’entrano nulla col Regolamento. Per questo Bori ha concordato con Rosetti circa l’opportunità di cassare parte delle premesse.

Anche secondo Borghesi con la pratica in esame si va a modificate solo un regolamento; dunque il riferimento alla determina interna di giunta è fuori luogo e va cancellato.

Nella vicenda – dice la consigliera PD – ci sono situazioni anomale: la nota di Kronogest è arrivata in Comune il 7 settembre ed in pari data la giunta ha approvato la determina interna. E’ mancata, dunque, l’opportuna riflessione sui termini della vicenda.

Anche Borghesi, quindi, ha condiviso la necessità di modificare la preconsiliare eliminando le premesse.

Secondo Leonardi la modifica tecnica del Regolamento, per come proposta, è del tutto corretta. Quanto all’emendamento sulla preconsiliare, la rappresentante di Crea Perugia si è rimessa alla valutazione di assessore ed uffici: l’importante, infatti, è la sostanza, ossia che si possa procedere ad una modifica regolamentare in vista dell’introduzione di un sistema diverso da quello del passato. E’ normale, però, che per spiegare tale scelta la giunta nella preconsiliare abbia indicato le ragioni ed i passaggi dell’iter seguito.

A conclusione di dibattito Rosetti ha integrato il suo intervento per dire che appare strano quanto sostenuto da Arcudi, visto che il consigliere, nelle passate legislature in qualità di vice sindaco, ha sempre applicato con la sua giunta la gestione indiretta, salvo scoprire solo oggi la bontà della gestione diretta. La capogruppo conferma che questa soluzione, per come avanzata, presenta molte ombre, anche con riferimento, ad esempio, all’applicazione dei quinto d’obbligo per il quale sussistono forti dubbi. In conclusione Rosetti ritiene impensabile che il Consiglio debba avallare una determina interna di giunta su cui l’Assise non ha dato alcun indirizzo o mandato.

Secondo Camicia la pratica, per come proposta dagli uffici, non fa registrare problemi particolari, comprese le premesse. L’obiettivo del Consiglio, ora, è solo di modificare il regolamento affinché gli impianti possano essere gestiti direttamente dal Comune.

Dunque il consigliere Cor ha preannunciato un voto di astensione sull’emendamento di Rosetti.

Lo stesso è stato respinto con 9 astenuti (maggioranza) e 4 a favore (Pd e M5S).

Per dichiarazione di voto Rosetti ha sancito che non sarà mai più favorevole ad ascoltare richieste, anche del sindaco, che sollecitano i consiglieri ad una responsabilità politica, visto che sistematicamente, ogni volta che le opposizioni segnalano che gli atti della I commissione devono essere solo tecnici e privi di fronzoli, tali posizioni non vengono recepite. “Siamo alle prese con una maggioranza che, per sua inadeguatezza, appare incapace di confrontarsi e di condividere alcunché perché vuol sempre mettere impronte proprie sugli atti”.

Anche Borghesi ha preannunciato un voto di astensione del Pd ritenendo quanto accaduto in aula molto grave, perché non far passare alla fine un emendamento in precedenza concordato rappresenta un atteggiamento del tutto irresponsabile di fronte ad un potenziale miglioramento dell’atto.